La topa è estinta
Mi
han chiamata con urgenza
Per parlare del problema
Ma ahimè ci vuol pazienza
Per esporre bene il tema.
Ebbene sì, LA TOPA E’ ESTINTA!
O meglio, è in fase di estinzione
Ed io son qui e non per finta
A farne la commemorazione!
E volendo anche strafare
Se me ne accordate il tempo
Io potrei non sol parlare
Ma far pure un censimento.
Che in realtà porterà via
Molto impegno e molto affanno
Dato che la compagnia
Per svelare truffa e inganno
Dovrà darsi assai da fare.
Topa in giro ce n’è tanta
Ma trovare quelle rare
Al di sotto dei quaranta
Che non sappiano di muffa
Ce ne vuole cari miei!
Vi assicuro che è una truffa!
Quel che spacciano per nei
Non son più voglie d’amore
Ma son voglie di altre cose…
Che ne so, d’intelligenza…
Altro che sorrisi e rose
Queste voglion indipendenza!
Ed il maschio, poverino,
Con stè donne indipendenti
Guarda triste il suo pipino
E ripensa ai dì gaudenti
Quando il sogno di ogni topa
Che così si può chiamare,
Fosse porca oppur devota,
Era quello di un altare!
E per arrivare a quello
Era pronta anche all’estremo!
Trastullava il suo fringuello
Come fosse il ben supremo!
Si impegnava nel menù!
Si estenuava nell’alcova!
Realizzava col ragù
Quello che oggi si trova
Solo a casa della mamma
Poi su un’aria di Mogol
Dopo il dolce con la panna
Si metteva in baby doll
E arrossendo imbarazzata
Sussurrava con passione
"Mai nessuno m’ha baciata!
Mai fui indotta in tentazione!
Caro voglio sole te!
Sei il più bello del reame!"
E lui si sentiva un Re
Il signor delle sue brame!
Poco importa se la bella
Ripetesse il suo copione
Ed alzasse la gonnella
Ogni volta che un coglione
Abboccava alla sua lenza…
La regia era perfetta!
C’era attesa ed impazienza!
La scoperta della tetta!
Come Cristoforo Colombo
Che scoprì una terra ignota
L’uomo si sentiva in fondo
Scopritor di quella topa!
E ciò aumentava il desiderio.
Forse si trombava meno
Ma quel poco era ben serio
Da tatuarselo sul seno!
Oramai non c’è più traccia
Di quelle sante signore
Grandi esperte della caccia,
Di frodo si, ma al cacciatore!
C’è da chiedersi il perché!
Quale virus fu contratto
Che un bel giorno, un due tre
Le voilà il dado è tratto,
Le madame son sparite!
Ed in lor sostituzione
Son comparse delle tipe
Che fan solo confusione
Che contestano i due ruoli
Spernacchiando il focolare!
Lascian lì gli uomini soli
A rimpiangere l’altare
E per colmo d’ironia
Dicon cose che condanno:
Se "la figa è solo mia"
Bhè, ma poi, che se ne fanno?
Perché in fondo che si chiede?
Solo un sogno di due ore:
Continuare a far le prede
E giocare un po’ al dottore
Due carezze e una lasagna
Entrambe calde e genuine
Da gustare senza lagna
Senza stolide manfrine
Sulla assurda parità!
Che alla fine non esiste!
QUESTA E’ LA SOLA REALTA’!
Nella storia le conquiste,
Quelle vere, furon fatte
Non dagli uomini guerrieri
Ma da astute frulla-patte!
Troia funga quale esempio!
Pei begli occhi di una topa
Ricordate quale scempio
Venne fatto a mezza Europa?
Santo dio le femministe
Che han bruciato il reggipetto
Han bruciato le conquiste
Fatte in secoli di letto!
Le battaglie sul sofà
Che alla fine furon perse
Conquistarono si sa
Più di Cesare e di Serse!
Dunque il vero è tutto qui
E diciamolo con zelo
Che sto mondo, ebbene si,
Gira sempre intorno a un pelo!
E invocare parità
A me pare deleterio!
Chi sul podio già ci sta
Vuole scendere sul serio?
Tope che gettano al vento
Come vere sprovvedute
Quel tesoro senza tempo
Sopra il quale stan sedute!
Che disastro che hanno fatto!
Molto peggio di una guerra!
Chè la topa non è un ratto
Che si occulta sottoterra!
Dunque cari ora concludo
Un po’ triste ma distinta
Anche se , lo so, deludo
Ma ahimè: LA TOPA E’ ESTINTA!
Come ultima notizia
Ecco a voi l’aggiornamento
Che fu fatto con dovizia
Sul famoso censimento.
Preso atto che di tope
Quelle col bollino blu
Non risultano a noi note
Come dire "ce n’è più!"
Miei signori non piangete!
Confidate sempre in dio!
Che nel caso, se chiedete,
Bhè, ci sono ancora io!
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