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La Zanzara Tigre (Aedes Albopictus)
Il suo nome scientifico è Aedes Albopictus E' una zanzara di origine asiatica che è stata rinvenuta per la prima volta in Italia più di dieci anni fa, probabilmente giunta attraverso il commercio di pneumatici usati, ed è attualmente presente in molte città italiane. Nel corsoi dell'estate 2002 si è riscontrata la sua presenza anche nella nostra città. E’ una zanzara di piccola dimensione, di colore nero con una striscia bianca sul dorso e bande bianche sulle zampe. A differenza di zanzare di altre specie che hanno abitudini crepuscolari o notturne, la zanzara punge anche di giorno, ed è presente nel periodo fra aprile e settembre. Come tutte le zanzare ha bisogno di acqua. Depone le uova ogni oggetto che può contenere piccole quantità d'acqua (tombini e griglie di raccolta dell'acqua, pneumatici, bottiglie, barattoli, annaffiatoi, sottovasi delle piante, grondaie otturate, ecc.). Le uova deposte poco sopra la superficie dell'acqua si schiudono quando vengono sommerse.

LE CONSEGUENZE DELLA PUNTURA
La zanzara tigre è piuttosto aggressiva e punge di giorno ripetutamente. La puntura può provocare pomfi pruriginosi. In Italia i rischi sanitari conseguenti alla puntura di Aedes Albopictus sono analoghi a quelli delle altre zanzare presenti nel nostro territorio, cioè - a differenza di quanto accade in altri paesi tropicali o subtropicali - non comportano rischi di trasmissione di malattie infettive.

COSA DEVONO FARE I CITTADINI
I cittadini, per evitare la diffusione delle zanzare, devono seguire le seguenti indicazioni:

  • non disperdere rifiuti e non accatastare all’aperto oggetti in cui si possano formare raccolte d’acqua
  • eliminare tutte le piccole raccolte d’acqua in giardini e orti (annaffiatoi, secchi, sottovasi), svuotando l’acqua nel terreno e non nei tombini e mantenendo i contenitori al riparo dalle piogge
  • chiudere con coperchi ermetici o con zanzariere a maglia molto fine i bidoni per l’acqua di irrigazione degli orti
  • evitare l’accumulo di acqua all’interno degli pneumatici lasciati all’aperto
  • pulire i tombini di raccolta delle acque almeno una volta all’anno ed effettuare la pulizia delle grondaie per evitare che siano ostruite dalle foglie e non scarichino regolarmente l’acqua

introdurre i pesci rossi, che si nutrono delle larve di zanzara, nelle vasche e nelle fontane ornamentali dei giardini

COSA DEVE FARE IL COMUNE
Il Comune deve provvedere ad effettuare interventi di disinfestazione con specifici prodotti antilarvali nei tombini e nelle caditoie posti nelle aree di pertinenza pubblica.

Cosa ha fatto il Comune di Diamante
Ci risulta che siano state fatte già due disinfestazioni su tutto il territorio di pertinenza pubblica.

COSA HANNO FATTO GLI ALTRI COMUNI
Questi insetti hanno messo a soqquadro parecchie amministrazioni locali che si sono dovute attrezzare per tentare di debellarlo. Il Comune di Roma, ad esempio, prevedendo una massiccia invasione dell'insetto ha stanziato circa 5 miliardi per bonificare le zone a rischio e molti quartieri della città sono tappezzati di manifesti che mettono i cittadini in allerta dal nemico pubblico estivo...
Il ministero edlla sanità, con una tempestività davvero sorpendente, aveva fin da marzo diffuso una circolare alle Asl sollecitandole a trovare rimedi contro l'insetto venuto dall'est.

(Fonte di questo articolo l'AUSL RAVENNA DIPARTIMENTO DI SANITA' PUBBLICA - AREA IGIENE E SANITA' PUBBLICA - tel. 0544-286698 e DONNAD 2003)



 

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